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Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia

Archivi dei teatri

Il 24 gennaio 2015, al Piccolo Teatro di Milano - Chiostro “Nina Vinchi”, sono stati presentati gli esiti della prima attività sistematica di ricognizione delle fonti archivistiche del teatro in Lombardia, promossa e finanziata dal MiBACT e dalla Regione Lombardia e realizzata da Fondazione Mondadori.

La rilevazione, svoltasi tra il 2013 ed il 2014, ha preso avvio dagli archivi di alcuni tra i principali teatri di prosa attivi sul territorio regionale; questa prima fase si è conclusa con la redazione delle schede descrittive di 27 complessi archivistici, 34 soggetti produttori e 20 soggetti conservatori.
Il progetto non si è limitato a considerare soltanto le testimonianze tecniche ed artistiche legate all'allestimento degli spettacoli (copioni, locandine, fotografie, bozzetti e figurini...), ma tutta la documentazione, storica e di deposito, individuata presso le istituzioni oggetto di censimento. Ci si è estesi quindi anche alle carte amministrative e a quelle riferite alle iniziative artistiche e culturali che esulano dalle stagioni di prosa (opere liriche, concerti, conferenze, mostre... ecc.) e che rendono i teatri, soprattutto nelle realtà locali, importanti riferimenti per la vita sociale ed intellettuale del territorio.
Le schede di censimento, redatte con l'applicativo Archimista, sono state pubblicate online con la collaborazione del Politecnico di Milano e Regione Lombardia, nella pagina Censimento degli archivi storici del teatro in Lombardia (2013-2014) del portale Lombardiarchivi.
Di ciascun complesso archivistico appaiono consistenza, contenuto (con indicazione delle principali serie), estremi cronologici, storia archivistica; è segnalata la eventuale presenza di documentazione collegata o di altri materiali connessi all'attività teatrale, quali costumi o modellini. Nella descrizione dei complessi archivistici si forniscono anche informazioni sulle prassi di gestione del patrimonio documentario dei teatri (tipologie documentarie fascicolate o aggregate in serie particolari; rapporto tra documentazione cartacea e originali/copie digitali...).
Le trasformazioni che hanno segnato la storia di molti operatori teatrali hanno determinato che in più casi si rinvenisse documentazione prodotta da uno stesso teatro presso più soggetti conservatori; viceversa, all'interno di un medesimo complesso archivistico si è spesso individuata, e descritta, documentazione prodotta da soggetti di natura ed epoca diversa (impresari e altre persone fisiche, enti pubblici, compagnie teatrali, associazioni, fondazioni...). La complessità di tali relazioni è rilevabile dai legami tra le schede complesso archivistico, soggetto produttore e soggetto conservatore, ed emerge in particolare nei profili storico-istituzionali dei teatri, elaborati ricorrendo alle fonti d'archivio.
Diverse realtà del mondo teatrale di tutta Italia hanno presentato le proprie esperienze relative alla gestione della memoria documentaria ed agli archivi nel corso del pomeriggio, curato da Oliviero Ponte di Pino dell'Associazione culturale Ateatro, nel cui sito sono proposte diverse riflessioni ed esperienze relative al tema.
Una pagina in particolare pubblica un resoconto della giornata seminariale a cura delle dott.sse Anna Gasparello e Silvia Tisano, incaricate del censimento da parte di Fondazione Mondadori, e la registrazione video della tavola rotonda che ha concluso la mattinata, con la partecipazione della prof.ssa Linda Giuva e del prof. Alberto Bentoglio.



Ultimo aggiornamento: 26/01/2024