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Gran Virtual Tour - la scheda d'inventario della Coppa Diatreta Trivulzio

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Ecco la prima #bacheca1 del #GranVirtualTour della settimana!
Per voi oggi uno straordinario inedito recuperato ad agosto 2018 presso l'Ufficio Esportazione di Firenze, grazie a una tempestiva sinergia con uffici e istituti milanesi: la scheda d'inventario della Coppa Diatreta Trivulzio, conservata presso il Civico Museo Archeologico di Milano), redatta direttamente da don Carlo Trivulzio.

Il rotolo manoscritto, autografo, si colloca nell'attività collezionistica ed erudita di Carlo Trivulzio (1715 - 1789), attività che risulta fondamentale per la facies che la biblioteca e la collezione d'arte e antichità di Casa Trivulzio hanno assunto a partire Settecento.
Di forma e dimensioni peculiari, richiamo esplicito all'antico rotolo di papiro antico, fu pensato da don Carlo in persona per accompagnare, in un'unica forma espositiva, la famosa Coppa Trivulzio, oggi conservata al Civico Museo Archeologico di Milano.

La tazza, eccezionale reperto dell'arte vetraria di età imperiale e, in particolare, dei vasa diatreta, coppe conviviali avvolte in una rete connessa al calice da punti in vetro, è uno dei pezzi più noti della collezione d'antichità dei Trivulzio. Come si legge nello stesso manoscritto, essa fu acquistata dall'abate il 26 giugno 1777. Il testo autografo fu quindi composto immediatamente dopo l'acquisto, a illustrazione del valore e dell'interesse della coppa da una parte.

La volontà, tramandata in famiglia insieme alla collezione, che il rotolo rimanesse unito alla coppa emerge anche da un appunto autografo di Emilio Motta, ultimo bibliotecario di Casa Trivulzio.
Nella nota si legge che il 22 marzo 1918 il bibliotecario ebbe dal Principe Trivulzio indicazione di unire una copia dell'opuscolo d'Adda e 2 descrizioni di Don Carlo della coppa Trivulziana alla coppa.

La nota è stata recentemente reperita negli archivi della Fondazione Brivio Sforza dove si conserva anche l'altra copia autografa delle Osservazioni, quella in forma di volume in 16° segnalata dal Seregni nel 1927.
L'ultima notizia, quindi, della presenza del rotolo in casa Trivulzio risale agli anni intorno al 1927, quando lo studioso lo trovò, insieme al volumetto, in una delle cartelle "Museo" della Biblioteca Trivulziana - e non all'interno o assieme alla coppa come espresso nella nota del Motta risalente al 1918.

Quando, nel 1935, la Coppa fu acquisita dal comune insieme a una parte consistente della collezione Trivulzio, il rotolo, fisicamente disgiunto dalla Coppa, restò probabilmente alla famiglia insieme all'altra copia autografa.

Scheda: Maria Francesca Stamuli
Ph. SAB Lombardia
Ph. Coppia Diatreta, dal link :
http://milanoarcheologia.beniculturali.it/?page_id=5082