Si è concluso il lavoro di digitalizzazione dell’archivio storico della S.N.M.S Cesare Pozzo ETS, ente non-profit nato 146 anni fa fra i macchinisti e fuochisti dell’Alta Italia.
Esso oggi conta oltre 350mila
assistiti in tutto il Paese, occupandosi di sanità integrativa e assistenza professionale.
L’evento di presentazione al pubblico è patrocinato da ANAI Lombardia.
La Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità ETS è custode dell’archivio storico della Mutua, dichiarato nel
2005 di interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia.
Il progetto, realizzato da @Caeb Milano, riguarda un complesso archivio prodotto dal 1880 al 1996 e diviso in due
sezioni:
-la sezione I, che copre un arco cronologico dal 1880 al 1977
-la sezione II, dal 1978 al 1996.
- Il presidente della Fondazione Cesare Pozzo, prof. Stefano Maggi, ha dichiarato:
"Dai tanti documenti digitalizzati, che coprono un periodo di 130 anni, emerge una ricchezza di valori che viene dal passato ma che risulta davvero attuale nel XXI secolo. Sono i valori della solidarietà fra cittadini e fra colleghi,
che è indispensabile recuperare contro l'individualismo imperante".
- Gli fanno eco le parole di Andrea Giuseppe Tiberti, presidente della S.N.M.S. Cesare Pozzo ETS:
“La Mutua, fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1877, porta avanti isuoi ideali e valori che sono alla base deiservizi che offre ai propri soci. Valori che per essere trasmessi devono essere analizzati partendo dalle origini. Il lavoro svolto permetterà a tutti di poter accedere a questo patrimonio valoriale che va riscoperto e studiato in quanto un vero cambiamento, per la società moderna, sarebbe la riscoperta della mutualità.”
- La professoressa Annalisa Rossi- Soprintendente archivistica e bibliografica della Lombardia dichiara:
“La tutela e la conoscenza degli archivi mutualistici non solo consentono la ricostruzione di un segmento rilevante
della storia sociale, ma, nel loro mettere in valore il patrimonio come garanzia di conoscenza, costituiscono il presupposto per l'esigibilità dei diritti culturali da parte delle persone e delle comunità. Per questa via il
patrimonio culturale, a partire dagli archivi, diventa condizione abilitante le opportunità di sviluppo dei singoli e della società nel suo complesso, posizionandosi di fatto a pieno titolo nell'area del welfare”.
Maggi e Tiberti prenderanno parte all’evento di presentazione del progetto, insieme alla Prof. Annalisa Rossi, che proporrà una riflessione sul rapporto tra archivi e welfare.
Previsti, inoltre, gli interventi di Gabriele Locatelli, Presidente ANAI Lombardia, che proporrà alcune considerazioni sul policentrismo conservativo e sull'importanza degli interventi di archivisti professionisti in tutti gli interventi di riordino, inventariazione, digitalizzazione e valorizzazione, e di Stefany Sanzone, della cooperativa CAeB,
che illustrerà le attività di riordino, inventariazione e digitalizzazione effettuate.
-Per info:
